In questi tempi e in questi luoghi la ricerca di un posto di lavoro è una vera e propria occupazione; va affrontata con determinazione, pazienza, metodo e creatività
Voi dovete
Guardare e sognare lontano
Oltre il confine degli occhi
E la nebbia di casa
Che invischia, impigrisce, nasconde
Voi dovete
Volare lontano
(da mamma e papà)
Strappare un sorriso
Rischiando più lingue
Lottare nel mondo
Voi dovrete ( forse )
Crescere ed invecchiare lontano
E poi magari…
Tornare
Portando saperi e semenze
Idee in salse diverse
Sulle nostre (ormai povere) mense.
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Considerazione “acrostica” dei giovani precari
Giungeremo
Infine
Ormai
Vecchi
Alla
Nostra
Indipendenza
Dapprima ospiterò
Il tuo ansioso sguardo nel mio
e del tuo volo interrotto
Il pianto.
Soffierò poi via
dal tuo pastrano
l’invasiva nebbia
in cui autostima affoga.
Ti aiuterò a guardarti
a ripensarti
ed a specchiarti
nei frizzanti colori dell’aurora.
Ti suggerirò dove e come
gonfiar di vento
le rinnovate vele
del tuo viaggio.
Insieme infine agghinderemo la vetrina
col valore dei trascorsi
ed i colori ardenti
dei tuoi sogni.
Saranno poi certamente in molti
a corteggiare
i tuoi servigi
ed io con loro.
Dal mattino
alla sera
cerco
sempre
qualcosa
qualcuno.
Cerco
risposte
sui ruoli
coperti
e scoperti
macigni
ingombranti
del viaggio.
Cerco
l’essenza
ultima e chiara
dei passi già fatti
e di quelli da fare
di quelli reali
o solo venduti
insiemi ai sorrisi
e ai saluti scaduti.
Cerco i perché
mai risposti
sui gesti
sui nomi
sulle date
scolpite sul marmo
sulle scelte
definitive
del cielo.
Cerco
nella ansia sudata
dei giorni
le ragioni di vita
nei contorni confusi
dei visi
il tuo volto.
Cerco
cercherò
sempre...
Quante volte
umiliato
depredato
reciso
sono rinato
abbracciando
il tuo verso
deciso.
Prima accoglierò la mano
(preferibilmente calda e forte)
nella mia
e poi i tuoi occhi
in un sorriso.
Poi (come seduti al bar)
ti svelerò il mio mondo
ed i perchè di quest’incontro.
Ti inviterò quindi a pensarti
a ricercarti
e infine ti guiderò
maieuticamente a dichiararti.
Ascolterò
anche col cuore
il tuo ritratto
il tuo respiro
che scruterò
con mille filtri
analizzerò
coi miei alambicchi.
Se il tuo sogno
sarà anche il nostro
e avrai energie bastanti
a questo e ad altri viaggi
domani salperemo!
I
Sussurri
Bisbigli
Scompigli
Disperata ricerca
Di appigli
II
Impacciato
Tremante
La fiducia sfrattata
E la saliva in bolletta
Mendicante un occhiata
Della mano la stretta
Di una calda parola
Ricordi il profumo
inebriante
eccitato
dei primi passi
dei primi baci
alla vita.
Prova a riassaporarlo
anche oggi
chiudendo gli occhi
agli specchi
impietosi
del tempo
(dove noia e paura
si alternano al tennis
dei nostri incubi diurni).
Prova a risettare
il silenzio
nel cuore
prima di far planare
il pensiero
su nuovi scenari di vita.
Prova a rischiare
un sorriso
un bel gesto
a non prendere
troppo sul serio
la nube di pioggia.
Prova a vedere
solo del sole
la luce
e rifletterne
negli altri
i suoi raggi.
Prova a salutare
con la mano
bambina
gli adulti
che incontri nel viaggio
possibili compagni di giochi
Prova e riprova
ad essere tu
ad agire da folle
nelle regole in gioco
a cercar la vittoria
senza odio ne astio!
Fogli senz’anima
si agitano scomposti
sulla scrivania
in attesa
del processo
del verdetto
dell’archiviazione.
La disperazione
imprigionata
in poche righe
batte la pista
alla rassegnazione
del non letto
del non considerato
del non chiamato.
Date, numeri, nomi
esperienze dolci e amare
inseguono implacabili
e monotone
occhi distratti
indaffarati
insensibili.
Forse basterebbe riscrivere
il pregresso
con simpatia e a colori
non negando
per futuro un sogno
e a condimento
un pizzico d’amore!