Stefano Cosulich

Giovedì, 26 Settembre 2013 09:53

La contabile

 

Professionista

dalle cifre sedotta

sempre vincente

in partita doppia

 

Sai far cantare

i numeri in coro

e incolonnarli

con grande decoro.

 

Sai raggiungere

la tua missione

con implacabile

precisione.

 

Sai fare tutto

ti manca qualcosa

...vestirti talvolta

color mimosa!

Come siamo fortunati ad esser operai, fratelli!

Com’è bello rimpinguare, per allontanare le miserie,

Il fraterno budget con i risparmi del mese,

Come l’ape riempie col suo miele l’arnia!

Oh! Questo frutto del lavoro è un sublime tesoro!

Quando la morte sceglie per vittima uno di noi,

Quando la malattia si aggrappa al suo letto

Il padre stremato che sragiona ed impallidisce,

La fame, l’orribile fame dalle pupille stravolte

Mostro che veglia alla soglia di tutte le mansarde,

O fratelli, non viene, tra le sue braccia soffocanti,

Stringere la nostra sposa e uccidere i nostri figli.

Questo oro è sempre là per salvaguardare le nostre famiglie

Per vestire l’orfano, e affinché le nostre giovani figlie

Non vadano, per un po’ di pane, vendere al ricco sfrontato

La calma dei loro giorni e la loro verginità.

 

Come siamo fortunati ad esser operai! La vita

Ci riserva delle dolcezze che più di un principe ci invidia

Al mattino, sui tetti, con gli allegri uccellini,

Noi cantiamo il sole che sorge dal seno delle acque,

Che, sommergendo questi tetti d’un mare di luce,

Muta in cornici d’oro i loro cornicioni di pietra,

E sembra riscaldare coi suoi raggi benedetti

La tegola, fragile sporgenza dove trovano  riparo i nidi.

Noi spiamo impazienti le bellezze a cui l’anima e la finestra

Sembrano aprirsi sbocciando al giorno nascente;

E, dall’alba alla notte, l’ala dei nostri ritornelli / Ghermisce

 nel suo volo i nostri mali e le nostre preoccupazioni.

 

Celebriamo, benediciamo il giorno che ci illumina,

Poiché il Cristo lo scelse per lasciare la terra

Per andare, nel cielo, ad offrire all’Onnipotente

Il cuore del genere umano, che ripulì col suo sangue,

Noi, lo abbiamo scelto, perché le nostre scale

Permettono anche a noi di avvicinarci alle volte celesti 

Perché sui nostri ponteggi appesi alle facciate,

sembriamo degli uccellini persi nello spazio. 

   

E, per consolidare questo nascente avvenire, fratelli

Non risparmieremo né le nostre braccia né il nostro sangue

Istruiamoci: i mali sono figli dell’ignoranza

Lavoriamo: il lavoro dona l’indipendenza.

Amici, io non sono uno di quelli insensati

Che predicano il lavoro con le braccia incrociate;

Il mio lavoro mi nutre, e il mio più nobile elogio,

E’ il rumore sordo che fa la mia cazzuola nel secchio.

 

 

La sera, quando voi vedete volar via pian piano

Sugli sbuffi di tabacco, le fatiche del giorno,

Che siano da voi scelti dei libri di scienze e di storia

Affinché i loro fecondi tesori entrino nelle vostre teste

Attingeteci là il segreto dei vostri diritti: i tiranni

Oppressero solo cervelli ignoranti    

L’ignoranza bloccò il carro dell’industria

Oh! Coltiviamo gli studi e amiamo la patria

Speriamo tanto che sul mare dei mondi al lavoro

Del vascello dei progressi Dio tenga sempre il timone.
Giovedì, 26 Settembre 2013 09:27

I racconti dei palloncini

E’ una soleggiatissima domenica mattina di maggio e sul piazzale antistante la chiesa, il Don ha radunato tutti i suoi angeli bianchi, cioè i bimbi che hanno appena ricevuto la prima comunione. Ognuno di loro trattiene tra le dita il filo di un palloncino a cui ha strettamente legato un foglietto arrotolato. Presto tutti questi palloncini multicolori si libreranno contemporaneamente nel cielo...

Dal 14 settembre è decollata la nuova stagione della Stanza della Poesia a Genova  -   Piazza Matteotti 78r -
per l'occasione si è tenuta una lettura collettiva intorno al tema della Bellezza a cui ero stato invitato e per motivi familiari ho dovuto marinare. 


 Bellezza

 

Tu sei le mille e mille gemme

 Incastonate nei ricordi

 E il fremito che desta

 Quando riappari tra i refoli improvvisa

 Cuci e ricuci il sogno alla mia vita

 Lasciando poi strascichi di vuoto immensi

 Bramerei sempre da te l'ultima carezza.

  

 

Mercoledì, 31 Luglio 2013 15:55

Acrostici di Massimo Belmonte

 

M i

O pprimi

B effandomi

B rigando

I ngrato

N uove

G ogne

 

     

S olo

T ra

R isme

A ccatastate

O bbligato

R egolarmente

D a

I ncarichi

N uovi

A

R iordinare

I mprobabili

O rganigrammi

Mercoledì, 24 Luglio 2013 12:23

Il Cassintegrato

Il mio tempo è finito

L’arbitro ha fischiato

La palla è sul dischetto

Sarò cassintegrato

 

Ringrazio i miei padroni

Sarò per sempre grato

Per tutto questo tempo

Di avermi stipendiato

 

Ringrazio il sindacato

Per avermi supportato

E da questo incubo

Proficuamente liberato

 

Risusciterò altrove

All’aratro intento

Tra le messi e il sole

Sarò certo più contento
Mercoledì, 24 Luglio 2013 12:20

I valori nelle relazioni industriali

 

La  liturgia s’impone                 

deraglia la parola

scricchiola quel ponte

di reiterati gesti

e di fiducia.

Il singolo scompare

svuotato

il suo valore

e l’anima s’invola.

Solo la massa

tesserata

conta.  

Dovrai operare anche a cuore aperto

dentro disfatti corpi

e renderli possenti e forti

certo fecondi.

Sarà il tuo gesto

a generare nuova linfa

e a ripristinare il flusso

che conduce luce

e rivitalizza il tutto.

Saranno gesti

che reclameranno gloria

ma se avrai dimenticato  cautela e guanti

noie e dolori

resteranno per sempre incisi

alle tue carni.  

Mercoledì, 24 Luglio 2013 10:21

Il Cercatore

Dal mattino

alla sera

cerco

sempre

qualcosa

qualcuno.

 

Cerco

risposte

sui  ruoli

coperti

e scoperti

macigni

ingombranti

del viaggio.

 

Cerco

l’essenza

ultima e chiara

dei passi già fatti

e di quelli da fare

di quelli reali

o solo venduti

insiemi ai sorrisi

e ai saluti scaduti.

 

Cerco i perché

mai risposti

sui gesti

sui nomi

sulle date

scolpite sul marmo

sulle scelte

definitive
del cielo.

Cerco

nella ansia sudata

 dei giorni

le ragioni di vita

nei contorni confusi

 dei  visi

il tuo volto.

 

Cerco

cercherò

sempre...

Martedì, 23 Luglio 2013 08:25

Newsletter giugno 2013

La newsletter

di giugno 2013

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