Stefano Cosulich

Mercoledì, 15 Ottobre 2014 08:23

Pensieri dal fango

             I

Eravamo rimasti 

In attesa di un segno

Un argine al nostro dolore

E poi è arrivata
Un'altra ondata di fango

A colmare l’orlo del nostro sdegno

Spazzando via tutto

            
      II

Ero distrutto

Avvilito

Finito

...poi l’ho visto arrivare

Armato di vanga e sorriso

Si è messo al mio fianco

A scavare

A sudare

A lottare col fango

Altri lo hanno seguito

Ed io

Con lui

Tra loro

Sono risorto

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Sopra nella foto (di Ilaria Miglio) un'antologia di Spoon River rinvenuta nel fango incredibilmente aperta su di un inno alla vita (Edmund Pollard)

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Fenomeno
Ampiamente
Noto
Gestito
Orrendamente

(acrostico di Massimo Belmonte)

 

Martedì, 14 Ottobre 2014 15:29

Il tempo

Rileggo il tempo  come un  profondo imbuto

dapprima largo, grande, generoso

 ampie spire ci concede

 poi in vortice

 più stretto

ci dirige

al fondo

al fine

ultimo!

Martedì, 14 Ottobre 2014 14:40

Mugugni

Mugugni (lamenti)

( ex area industriale di Sestri Ponente a Genova )

 

Salivano

odori

fumi

  rumori

 lamenti assordanti.

Oggi

 nel silenzio

é solo il vento di mare

a mugugnare

 soffiando

negli spazi deserti.

Martedì, 14 Ottobre 2014 14:35

L' (ex) officina

             

Sulle mattonelle
lise e sbertucciate
rimangono

 tracce d’unto

e di sudore.

Dalle vetrate rotte

un refolo di vento

sorprende

nel silenzio

un ramarro

incuriosito

dalla chiave inglese

deformata.

Martedì, 14 Ottobre 2014 09:57

E' tempo

E' tempo di tornare

a parlare

gli occhi nell'altro

di stringersi

intorno

al progetto

di non cercare

negli altri

le colpe

di trovare

comuni

risposte

 

E' tempo di andare

incontro al destino

senza fare

troppo casino!

Lunedì, 13 Ottobre 2014 15:29

Supplica d'amor d'acqua

Tu che sgorghi

illibata alla fonte

e che giungi

compromessa al tuo mare

 

Vorrei tu baciassi

ancor pura

il mio labbro

arso d’atavica sete d’amare.


Giovedì, 25 Settembre 2014 09:04

Guardare lontano

Voi dovete

Guardare e sognare lontano

Oltre il confine degli occhi

E la nebbia di casa

Che invischia, impigrisce, nasconde

 

Voi dovete

Volare lontano

(da mamma e papà)

Strappare un sorriso

Rischiando più lingue

Lottare nel mondo

 

Voi dovrete ( forse )

Crescere ed invecchiare lontano

E poi magari…

Tornare

Portando saperi e semenze

Idee in salse diverse

Sulle nostre (ormai povere) mense.

                   
    _-_ 


Considerazione “acrostica” dei giovani precari

 

Giungeremo

Infine

Ormai

Vecchi

Alla

Nostra

Indipendenza

Mercoledì, 24 Settembre 2014 14:26

La semplicità (Alda Merini)

La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.
E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini,
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.
Io amo la semplicità che si accompagna con l'umiltà.
Mi piacciono i barboni.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturarne l'anima.
Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.
Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.

nota: Avrei tanto voluto scriverla io ma mi ha preceduto la grande Alda Merini, l'ho inserita in questa sezione (vita in Azienda) perché penso che questo atteggiamento sia vincente anche nelle più moderne e dinamiche organizzazioni.

Martedì, 23 Settembre 2014 10:11

Forse un giorno un Dio (Massimo Ferrario)

Forse un giorno un dio
(se ci sarà)
ci chiederà

dove eravamo

mentre noi chiamavamo risorse le persone
e ‘loro' trasformavano le risorse in pedine
e sostenevano che l'obbedienza è sempre una
virtù
e chi non obbedisce è un nemico del
mercato
e dell'impresa e del cambiamento
e dell'innovazione e del progresso
e chi pensa
disturba
se non pensa come tutti
cioè non pensa come ‘loro'
e soprattutto non pensa
positivo

Forse un giorno un dio
(se ci sarà)
ci chiederà

dove eravamo

E noi diremo che eravamo
a un convegno
(l'ennesimo convegno)
dedicato alla ‘importanza strategica delle risorse umane'
e a quel convegno stavamo ascoltando o tenendo
una relazione
(l'ennesima relazione
uguale a tutte le altre relazioni
già ascoltate o tenute negli anni)
che inneggiava
ai ruoli irrinunciabili e magnifici e progressivi
della Direzione Risorse Umane
e della funzione Formazione e Sviluppo
e dei consulenti tutti e di Change Management soprattutto
(che vuol dire com'è ovvio ‘gestione del cambiamento',
ma in inglese viene meglio, naturalmente)

Forse un giorno un dio
(se ci sarà)
ci chiederà

dove eravamo

Quando non ci saranno più persone
e le risorse umane saranno (appunto) solo pedine
orgogliose di essere
pedine
e non sapendo di non essere più
persone
neppure più si domanderanno
le persone com'erano
una volta
quando ancora tutti vivevano
e ancora non funzionavano
nel nome del dio mercato
che è figlio del dio denaro
e gemello di sorella morte

Ma forse un giorno
nessun dio ci sarà

O, se ci sarà,
non ci riterrà degni
neppure di una domanda

E anche lui
ci tratterà
come noi tutti ormai ci trattiamo
nelle imprese e nella vita:
da pedine

Se non servi un calcio e via

Venerdì, 12 Settembre 2014 07:35

11 Settembre

Letterina per non dimenticare 
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